Amaretti granellati!

Amaretti granellati!

Direttamente dal quaderno delle ricette di mia nonna!

Questa è una settimana un po’ atipica, ho deciso di proporvi dei dolcetti anche questa settimana perché l’autunno è alle porte e si apre una stagione di tè e copertine e quale modo migliore per accompagnare il tutto, se non con un bel dolcino? Questi sono dei pasticcini della tradizione sarda e come tali, ogni famiglia ha la sua versione. Il nome deriva dal tipo di mandorle che andrebbero utilizzate, quelle amare, che danno al dolce una nota particolare che va a contrastare lo zucchero. Se riusciste a trovarle, vi direi di aggiungerne un 20-30 gr alla dose che vi sto dando io, non posso darvi dosi precise perché mi devo informare bene in quanto pare che le mandorle amare siano nocive se consumate in quantità eccessiva.
Questa ricetta è utilissima per smaltire degli albumi, in quanto va tutto a seguire il numero di albumi che andiamo ad utilizzare ed inoltre si conservano a lungo in un contenitore ermetico. Si possono decorare con la frutta candita, ma avendo una manciata di mandorle intere ho deciso di usarle per questa occasione.

Ingredienti:

Per circa 20 dolcetti:

  • 2 albumi montati a neve;
  • 200 gr di farina di mandorle o mandorle macinate;
  • 200 gr di zucchero + 20 per guarnire.
  • Buccia di limone.

Utensili:

  • Ciotola capiente;
  • Piatto;
  • Teglia;
  • Carta forno.

Amaretti

Preparazione:

Raduniamo in una ciotola lo zucchero, le mandorle e la scorza di limone ai quali andiamo ad aggiungere gli albumi montati a neve. Impastiamo con un cucchiaio, otterremo un composto sbriciolato.

Amaretti
Prepariamo dello zucchero in una ciotola o in un piatto ed una ciotolina con dell’acqua. Bagniamoci le mani e creiamo delle polpettine poco più piccole di una noce, che andremo ad impanare nello zucchero.

Amaretti
Sistemiamo le pallette nella teglia foderata con carta forno e premiamo la mandorla (o il pezzetto di frutta candita) in cima, premendo così che si inserisca nel dolcetto, questo per evitare che in cottura “scappi”.

Amaretti
In forno caldo a 180° per 15 minuti. Lasciamo raffreddare completamente nella teglia fuori dal forno, prima di spostarli. Si conservano a lungo in un contenitore ermetico e sono ottimi per accompagnare un fine pasto, un tè o un caffè. La particolarità di questo tipo di amaretto (ne esistono varie versioni) sta nella consistenza. Sono composti da una sorta di guscio croccante che nasconde un cuore morbido! Per l’avvento conto di proporvi l’altra versione che ho trovato nel quaderno della nonna, non vi svelo ancora nulla!

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