(Sa) Panada
Piatto unico sardo, versatile e ricchissimo di sapore.
Con la supervisione della mia adorata nonna, e dopo mie richieste, mi sono fatta svelare i segreti di questa torta salata sontuosa e saporita. Prendetevi tutta la mattina, perchè ha una cottura lenta, ma credetemi, quando solleverete il coperchio e tutti i vapori del ripieno invaderanno la vostra cucina, ne sarà valsa la pena! Le dosi che ho, sono per una teglia da 24.
Ingredienti:
- 200 gr di strutto;
- 300 gr di semola fine;
- Circa 750 gr di farina (al solito, non mettetela tutta insieme, ma poco per volta);
- Acqua calda salata qb. (dipende dalla farina)
Per il ripieno:
- circa 400 gr di patate;
- circa 700 gr di carne di agnello;
- 3 o 4 pomodori secchi;
- prezzemolo;
- cipolla;
- Olio extravergine.
Nella mia isola si mangia anche con le anguille e le patate, con patate e carciofi, con agnello e piselli, insomma ci si può sbizzarrire!
Utensili:
- Mattarello;
- Casseruola;
- Canovacci;
- Una coperta o una tovaglia grossa.
Preparazione:
Mettiamo 500 dei 750 gr di farina sul piano, aggiungiamo tutta la semola, facciamo la fontana e mettiamo lo strutto. Lavoriamo con le dita, quindi aggiungiamo piano piano l’acqua calda salata, che aiuterà lo scioglimento dello strutto.
Aggiungiamo poco per volta la farina, sino a ottenere una pasta liscia ed elastica.
La mettiamo a riposare, mentre ci occupiamo del ripieno. Tritiamo gli aromi e mettiamo l’olio a scaldare in una casseruola.
Rosoliamo la carne, sino a portarla a circa metà cottura, con la cipolla, il prezzemolo e il pomodoro secco (non tutto). Mi raccomando, non buttate il fondo di sughetto che creerà la carne.
Nella foto è presente anche una coscia di pollo.
Riprendiamo la pasta, ne prendiamo 2/3 poco meno e la stendiamo sulla carta forno, a uno spessore di circa un centimetro e mezzo, è importante che “avanzi” un pò di pasta dai bordi.
Nel frattempo, peliamo e tagliamo a spicchi grossi circa mezzo centimetro le patate; quindi riprendiamo a condire il “guscio”. Sul fondo sistemiamo gli aromi.
Copriamo per bene con le patate.
Quindi copriamo le patate con la carne.
Ultimiamo con le patate e una spolverata di prezzemolo e pomodori secchi.
Stendiamo la pasta rimasta a uno spessore di circa un centimetro, e chiudiamo “pizzicando” la pasta a formare un bordino decorativo. Non sono riuscita a carpire i segreti di questa fase, perchè mia nonna, da brava nonna, lo fa senza sapermi spiegare come!
Ho trovato un video che spiega i movimenti da fare.
La inforniamo in forno ben caldo, 200°, per un’oretta. La tiriamo fuori, e se il coperchio sarà ben croccante, con la punta di un coltello, creiamo un foro.
Riprendiamo il sughetto della carne e lo versiamo dentro.
Richiudiamo facendo attenzione, e via in forno a 190° circa (se vedete che si colora troppo, abbassate a 180° e coprite con la stagnola) per almeno 2 ore.
Non è ancora pronta! La sforniamo, e la sistemiamo su dei canovacci, prima di coprirla per bene. La lasciamo riposare dai 20 minuti all’ora, di modo che si infonda dei sapori e dei profumi.
Dopo tutta quest’attesa, possiamo finalmente incidere il coperchio, lungo il decoro, e tagliamo il tutto, per poterla scoperchiare. Attenzione a non bruciarvi coi vapori!
Portiamo in tavola nella teglia, svuotiamo poco per volta, prima di tagliare a fette la pasta e gustare!
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